Sangue bianco

I’d surrender everything to feel the chance.

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  1. ~Amore chiccu ©
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    Ok la mia ultima ff faceva un tantino cagare, questa è più seria e impegnata, mi piace di più. Ho qualche capitolo già pronto e qui non c'è più nessuno, ma va be', posto lo stesso ahahah
    Questa ff avrà un paio di colpi di scena. Che io amo, come sapete.
    Qui nella prima pagina, metto i link dei capitoli postati come sempre :)
    Capitoli postati:
    1, 2; 3; 4; 5 ; 6 ; 7 ; 8 ; 9 ; 10 ; 11 ; 12 ; 13 ; 14 ; 15 ; 16 ; 17 ; 18; 19 ; 20 ; 21

    Sangue bianco.
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    I’d surrender everything to feel the chance.
    Prologo


    Ero iscritto all’università di Ancona, nella facoltà di medicina e chirurgia. In barba a mio padre, che mi avrebbe voluto studente del liceo classico prima, poi nella facoltà di giurisprudenza e quindi avvocato nel suo prestigioso studio, io avevo frequentato il liceo scientifico e mi ero iscritto in medicina, il mio sogno era quello di diventare un chirurgo.
    Avere nelle mie mani la vita degli altri, sapere di poter salvare tantissime persone e sperare di saperle salvare tutte, era il mio sogno fin da piccolo. E diciamocelo, è il sogno di qualunque genitore avere dei figli così ambiziosi. Ma non di mio padre. Lui mi voleva fatto a sua immagine e somiglianza, ma evidentemente nessuno prima di me gli aveva mai spiegato la differenza tra dio e l’uomo. Però non mi ostacolava, mi pagava gli studi e… Non mi parlava più di tanto.
    E a me andava più che bene, perché non siamo mai andati troppo d’accordo, io e lui. Fin da quand’ero piccolo, in casa era un continuo odiarci e poi essere costretti dalla mamma a far pace. C’è stato solo un periodo, che io ricordi, in cui siamo andati d’accordo, ed era l’unico periodo in cui abbiamo evitato di parlarci oltre lo stretto indispensabile –che, nel nostro caso, si riduceva a “Buongiorno, buonanotte, torni a casa per pranzo?” e affini.
    Mia madre invece mi sosteneva e l’avrebbe fatto anche se avessi scelto di fare il barbone in piazza, lei è sempre stata la mia fan numero uno in tutto. E di solito era la luce che ha negli occhi quando parla di me che mi spingeva ad andare avanti, perché là dentro era tutto difficile e i colleghi in realtà erano nemici, in quanto potenziali avversari, una volta laureati, per la corsa alla ricerca di un posto fisso. Ero solo, completamente solo, e non mi lamentavo perché quando avevo scelto quella vita sapevo a cosa andavo incontro. Per stare bene avevo solo bisogno di sapere che un giorno avrei salvato un sacco di vite e avrei restituito la tranquillità ad un bel po’ di famiglie.
    Avevo trascorso anni sui libri aspettando il momento in cui avrei potuto abbandonarli un po’, per mettere in pratica tutto quello che avevo imparato, e nonostante la mia vita sociale ne avesse risentito parecchio, ero riuscito a diventare uno dei migliori del mio corso, se non proprio il migliore. Gli amici mi rinfacciavano sempre il fatto che preferissi studiare che uscire con loro, e la verità è che avevano ragione: io volevo diventare un medico e avrei fatto tutto il necessario per riuscirci, tutto il resto veniva dopo. Così li avevo visti sparire, uno dopo l’altro, tranne qualcuno. Erano rimasti quelli che mi capivano e che riuscivano ad essere felici per me, ma erano veramente pochi. Però ancora una volta non avevo modo di lamentarmi: io avrei raggiunto il mio obiettivo e chi c’è stato c’è stato, gli altri peggio per loro, che continuassero a buttare la loro vita tra una sigaretta ed un sabato sera in piazza ad ubriacarsi, io sarei stato lì per curare i loro tumori ai polmoni e per metterli in lista per un trapianto di fegato.
    Era triste e cruda, ma era la realtà. Sapevo benissimo che almeno il settanta percento di loro non sarebbe andato avanti, ma quando provavo a spiegarglielo diventavo ‘Quello stronzo asociale di Valerio.’
    Così avevo imparato a farmi i cazzi miei e a vivere da solo, completamente. Per comodità mia madre aveva convinto –o meglio, costretto- papà ad affittare un appartamento vicino alla facoltà, in modo che non dovessi alzarmi troppo presto la mattina per prendere i pullman o andarci in macchina e per risparmiare anche il costo dei biglietti e della benzina. Al secondo anno l’appartamento me l’aveva comprato, visto che i soldi non gli erano mai mancati e che io a lui non avevo mai chiesto nulla, se non dei libri, in cambio di ottimi voti e lodi da praticamente qualsiasi professore avesse a che fare con me.
    Mi ero completamente emancipato dalla mia famiglia ed avevo solo ventun anni, certo dovevo ritenermi fortunato perché era grazie al fatto che la nostra famiglia fosse piuttosto ricca che ne avevo avuto l’opportunità, ma più dei soldi per il cibo e per i libri non avevo mai chiesto. Se dovevo comprarmi qualche vestito, usavo i soldi della borsa di studio, che ero riuscito a guadagnarmi ogni singolo anno, e così anche per tutto il resto: cellulari, computer, cose di non troppa necessità.
    Quell’anno era il mio terzo e finalmente avrei iniziato il tirocinio. Non avrei potuto fare granché, ma almeno qualcosa in più l’avrei imparata e sicuramente sarei stato utile per curare qualche paziente, seppur poco grave.
    La divisa celeste mi stava una merda, per non parlare di quanto odiassi le scarpe da corsa, ma indossarli era un prezzo che ero disposto a pagare pur di riuscire a laurearmi. Chiusi il mio armadietto dopo che ci lasciai il cellulare e il portafogli e misi il nastro al quale la chiave era appesa al collo, poi la sistemai sotto la maglia.
    Mi ero accorto da subito degli sghignazzii degli altri ragazzi nello spogliatoio, ma avevo deciso che stare solo mi andava bene e che avrei accettato ogni conseguenza, compresa quella di passare per snob agli occhi degli altri, quindi uscii senza nemmeno degnarli di uno sguardo pure dopo aver sentito il loro “Questo è figlio di papà, te lo dico io, che la laurea gliela sta comprando esame dopo esame. Sai chi è il padre?...”
    Raggiunsi la sala d’aspetto e notai di essere il primo dei tirocinanti ad essere arrivato lì, subito dopo arrivò una ragazza bassa coi capelli neri, ed in seguito tutti gli altri. La capogruppo ci raggiunse che l’orologio segnava le sette in punto

    Edited by PriscilloP&G - 27/1/2015, 19:36
     
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  2. Pigeon;
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    ok ù.ù
    SONO LA PRIMAAA FKAJHFAIFHJKA
    no sto cercando di non sclerare ma così sembro una psicopatica che alterna alla serietà alla pazzia quindi no.
    Dicevamo.
    CIAO VALEEX. No giuro che la smetto. Valex però è troppo mitico ahahahahaha
    Maro come è amore chiccu però questo valex cioè capito? che famiglia di merda. E lui è amore chiccu. Io lo dico che qui ci sono molti Valeri che sono stati adottati. Va be' ma lui è Valex.
    Comunque niente, è il prologo e già sai cosa dovevo dirti quindi comincio a commentare dal prossimo capitolo.
    Però per adesso posso dirti che già amo questo Valerio, soprattutto per l'ultima frase.
    Amore chiccu.
     
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  3. ~Amore chiccu ©
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    Sììì sei la prima e pure l'unica mi sa, gioiiisciiii ahahhahahahahhahaha
    Valex è troppo gnocco, amore chiccu, fregno e stronzo allo stesso tempo. Ahahhahahahhahahahahhaha
     
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  4. Pigeon;
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    Marò ammettilo Valex è epico. Ho la sensazione che amerò tantissimo questo Valerio.
     
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  5. ~Amore chiccu ©
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    È il mio preferito tra tutti i Valerio che ho scritto, così come anche lei è la mia preferita.. Anzi no dai sono alla pari con Giada e Sergente Valerio.. Lo ammetto ahahha
     
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  6. Pigeon;
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    marò credo che diventerà anche il mio preferito ajhaflaf
     
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  7. ~Amore chiccu ©
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    AHhahahahahahah tu odierai lei, te l'ho detto
     
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  8. Pigeon;
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    va be' non è una novità che odio lei e amo lui
     
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  9. ~Amore chiccu ©
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    e però Giada ti piaceva. Cioè tu se è scritta dal punto di vista di lui, lei la odi sempre ù.ù
     
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  10. Pigeon;
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    Va be' però Valerio di Melime e Valerio di Giada li ho amati lo stesso, anche se facevo finta di odiarlo quello di Giada ahaha
     
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  11. ~Amore chiccu ©
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    ahahahhahahah eh ma non ha senso, rimani tutta la ff sperando che si mollino e sai già che non succederà ù.ù
     
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  12. Pigeon;
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    Sì ma capisci Valerio era troppo amore chiccu per quella cosa gialla ç_ç e poi solo una volta ho odiato lei quindi sks e poi niente
     
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  13. ~Amore chiccu ©
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    e odierai anche questa, che invece è il mio personaggio preferito in assoluto *___*
     
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  14. Pigeon;
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    pff mi consolo con valex amore chiccu scanu :heart:
     
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  15. ~Amore chiccu ©
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    vedi hai già deciso che la odi e nemmeno la conosci ù.ù
     
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